In Sistina la prima messa di Papa Francesco
Proclamato il Vangelo di Matteo (cap. 16): «Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa»
«Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non pre- varranno contro di essa». È questo il Van- gelo di Matteo (cap. 16) che Papa France- sco ha scelto per la sua prima messa da Pontefice, celebrata nel pomeriggio nella Cappella Sistina, davanti ai 114 cardinali che lo hanno eletto.
Nella sua omelia, recitata a braccio, rifiutando quindi il latino, il Santo Padre ha detto: «Camminare, edificare e confessare sono le linee della Chiesa. La vita è cammino, quando ci fermiamo la cosa non va». «Vorrei che tutti noi avessimo il coraggio di camminare in presenza di Dio - ha proseguito il Pontefice -. «Quando camminiamo senza la croce siamo mondani. Possiamo essere vescovi, preti, cardinali ma non suoi discepoli. Chi non prega il Signore prega il diavolo». E Se non proclamiamo Gesù, ha quindi concluso il Papa, «diventeremo una ong pietosa, non una sposa del Signore».
«Per il nostro Papa Francesco: continui ad accogliere l'invito di Gesù e sulla sua parola getti le reti della salvezza nel mare della vita. Per Sua Santità Benedetto XVI: serva la Chiesa nel nascondimento con una vita dedicata alla preghiera e alla meditazione». Queste alcune delle preghiere durante la prima messa papale in Sistina. E poi: «Per i responsabili delle nazioni: agiscano non per forza né per interesse, non spadroneggiando sulle persone, consapevoli che ogni potere proviene da Dio. Per quanti soffrono, per quanti lottano smarriti nella vita: Cristo, Pastore supremo, li ristori e li consoli e dia loro la corona di gloria». «Per la famiglia di Dio oggi qui convocata: il Dio di ogni grazia, che ci ha chiamati in Cristo, confermi i nostri propositi e ci renda forti e saldi nella fede». |