Papa Francesco prega a S. Maria Maggiore
Jorge Mario Bergoglio, argentino, 76 anni, gesuita, è il 266esimo Pontefice della Chiesa cattolica. È il primo Pontefice a chiamarsi come l’amatissimo santo di Assisi
Seconda scelta nel Conclave del 2005 che elevò al Soglio Pontificio Joseph Ratziger, ora Jorge Mario Bergoglio, argentino, 76 an- ni, gesuita, è il stato eletto dai cardinali quale 266esimo Pontefice della Chiesa cat- tolica. E' il primo Pontefice a chiamarsi Fran- cesco, come l’amatissimo santo di Assisi, ed è il primo Santo Padre non europeo.
Giovedì mattina, come aveva annunciato dopo l’Habemus Papam, Papa Francesco si è recato nella basilica di Santa Maria Maggiore a Roma per una preghiera alla Madonna. Rivolgendosi poi ai confessori Papa Francesco ha detto: «Siate misericordiosi, le anime hanno bisogno della vostra misericordia». Si tratta della chiesa più grande della capitale a Lei dedicata. Il Pontefice è entrato nella basilica da un ingresso laterale a bordo di un’auto. Ad attenderlo una cinquantina di persone, molti dei quali fotografi e cronisti. Il Papa ha pregato per circa 30 minuti nella Cappella Paolina della Basilica con l’immagine della Salus Populi Romani che dà il nome a S.Maria Maggiore. Il Pontefice era accompagnato dal prefetto della Casa pontificia Georg Gaenswein e dal viceprefetto padre Leonardo Sapienza.
La prima visita del nuovo Pontefice in una chiesa romana ha provocato entusiasmo tra la folla. Fuori dalla basilica, infatti, erano tanti i ragazzi e le ragazze che si accingevano a varcare il portone di ingresso del liceo classico Albertelli, ma non appena hanno visto la calca hanno capito che c’era arrivato il Papa, rapidamente si sono spostati dalla scuola per raggiungere l’ingresso laterale della Basilica. Dalle finestre delle abitazioni circostanti, poi, diverse le persone che si sono affacciate per omaggiare il Santo Padre.
L'elezione. L’Habemus Papam, il breve e tanto atteso annuncio, è stato pronunciato dal cardinale protodiacono Jean-Louis Tauran dalla Loggia centrale della Basilica di San Pietro. Qualche minuto dopo, Papa Francesco si è affacciato a sua volta per il saluto e la benedizione Urbi et Orbi. «Fratelli e sorelle buonasera, voi sapete che il dovere del Conclave era di dare un vescovo a Roma, sembra che i miei fratelli cardinali sono andati a prenderlo quasi alla fie del mondo ma siamo qui», sono state le sue prime parole. Quindi il Pontefice ha chiesto una preghiera per il Papa Emerito, Joseph Ratzinger. «Vi ringrazio per l’accoglienza della comunità diocesana di Roma al suo vescovo. Vorrei fare una preghiera per il nostro vescovo emerito Benedetto XVI. Preghiamo insieme per lui perché il Signore lo benedica e la Madonna lo custodisca». Il Santo Padre ha poi recitato il Padre Nostro e l’Ave Maria. «Incominciamo questo cammino della chiesa di Roma, vescovo e popolo, di fratellanza, amore, fiducia tra noi. Preghiamo sempre per noi, l'uno per l'altro, perchè vi sia una grande fratellanza» ha aggiunto auspicando che questo cammino «sia fruttuoso per l'evangelizzazione».
Su @Pontifex il tweet “HABEMUS PAPA FRANCISCUM”. Tra le tante risposte quella del nostro direttore Luigi Piccarozzi (@LuigiPiccarozzi): "@Pontifex Santità, siamo immensamente felici di averLa #Papa Francesco I. Saremo sempre con Lei. Pregheremo per Lei e con Lei. Ci benedica!".
Nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936, arcivescovo di Buenos Aires, Papa Bergoglio ha origini italiane: la sua famiglia proviene dal Piemonte, il bisnonno è nato a Portacomaro in provincia di Asti. Già nel 2005 era un candidato papabile nel Conclave che portò all’elezione di Benedetto XVI e fu il cardinale maggiormente votato dopo Ratzinger. Da cardinale Bergoglio ha combattuto la mondanità spirituale, non ha né autista né macchine blu. Per spostarsi utilizza la metropolitana. E da sempre i suoi sacerdoti preferiti sono quelli che operano nelle baraccopoli della Capitale argentina. Papa Franceso ha studiato dapprima come tecnico chimico, poi in seminario, quindi nel 1958 è entrato a far parte come novizio della Compagnia di Gesù, trascorrendo un periodo in Cile e tornando infine a Buenos Aires per laurearsi in filosofia. Ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale il 13 dicembre 1969. Dopo la nomina cardinalizia da parte di papa Giovanni Paolo II, il 21 febbraio 2001, con il titolo di San Roberto Bellarmino, è stato eletto a capo della Conferenza Episcopale Argentina. |