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Gaza: altre 95 vittime, palestinesi in fuga
Nella notte, l'esercito israeliano avvia operazione di terra nel nord della Striscia. Protesta fuori dalla Knesset. Hamas: oltre 710 morti nelle ultime 48 ore. Ucciso anche un funzionario Onu. Kallas: "Inaccettabile"
Nuova escalation nel conflitto nella Striscia di Gaza dopo l'avvio dell'operazioni di terra da parte delle forze israeliane. L'IDF ha proibito ai residenti di Gaza di utilizzare la strada Salah al-Din, una delle principali arterie che attraversano la Striscia da nord a sud, avvertendo i civili di non avvicinarsi alle forze militari israeliane nelle zone di operazione.
Secondo fonti sanitarie citate dall'agenzia di stampa palestinese Wafa, almeno 95 palestinesi sono stati uccisi nei raid aerei israeliani dall'alba di oggi, con la maggioranza delle vittime costituita da donne e bambini. Un portavoce dell'ospedale dei Martiri di al-Aqsa ha riferito ad Al Arabiya che nelle ultime 48 ore il bilancio è salito a oltre 710 morti e circa 900 feriti, con il 70% dei feriti rappresentato da donne e bambini, molti dei quali rischiano di morire per la mancanza di forniture mediche.
Le operazioni di terra si stanno espandendo anche lungo la strada costiera nell'area di Beit Lahia, nel nord della Striscia, dove l'IDF ha riferito di aver colpito infrastrutture militari e postazioni di lancio di missili anticarro di Hamas prima dell'operazione.
In Israele crescono intanto le proteste contro il governo Netanyahu. Migliaia di persone sono in marcia verso la Knesset a Gerusalemme per contestare la ripresa della guerra e il mancato raggiungimento di un accordo per la liberazione degli ostaggi. A Tel Aviv, i parenti degli ostaggi e i loro sostenitori stanno manifestando accusando il governo di "giustiziare gli ostaggi" e di aver "deciso di riportare nel governo Ben Gvir invece di riportare indietro gli ostaggi". Il Forum delle Famiglie degli ostaggi continua a chiedere un incontro con Netanyahu e con il gabinetto di sicurezza, lamentando l'assenza di risposte.
Sul fronte diplomatico, una delegazione di Hamas sarebbe attesa oggi al Cairo per incontrare i mediatori egiziani. Secondo quanto riportato da Al-Araby Al-Jadeed, Hamas sarebbe disposto ad accettare proposte che prevedano il rilascio degli ostaggi israeliani a condizione che la liberazione rientri nella transizione alla seconda fase dell'accordo di cessate il fuoco. Fonti egiziane hanno confermato una visita lampo al Cairo ieri sera di una delegazione israeliana che ha incontrato il capo dell'intelligence egiziana, Hassan Rashad.
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Guterres, ha espresso il suo orrore per la morte e le gravi ferite riportate dal personale ONU in un attacco a un edificio delle Nazioni Unite a Gaza, chiedendo un'indagine completa sull'accaduto. |
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20-03-2025
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