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"Piano da 800 miliardi per la difesa europea"
Annuncio di von der Leyen. "Siamo in era di riarmo, Ue è pronta". Stop Usa agli a Kiev: "Dipendono da Zelensky, l'intesa sulle terre rare non è morta". Giovedì il Consiglio UE
La Commissione europea ha lanciato un ambizioso piano di riarmo mentre gli Stati Uniti congelano temporaneamente il sostegno militare a Kiev. Due eventi che potrebbero modificare radicalmente l'equilibrio del conflitto ucraino.
La presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha presentato il piano "RearmEurope", un'iniziativa che mira a potenziare significativamente le capacità difensive del continente. "Siamo in un'era di riarmo e l'Europa è pronta ad aumentare massicciamente la spesa per la difesa", ha dichiarato von der Leyen, sottolineando la duplice necessità di sostenere l'Ucraina nell'immediato e rafforzare la sicurezza europea nel lungo periodo.
Il piano prevede l'attivazione delle clausole di salvaguardia nazionali del Patto di stabilità a sostegno della difesa. Secondo le stime della Commissione, se gli Stati membri aumentassero la loro spesa per la difesa dell'1,5% del PIL in media, si potrebbe creare uno spazio fiscale di circa 650 miliardi di euro in quattro anni. A questo si aggiungerebbero 150 miliardi di euro in prestiti agli Stati membri per investimenti nel settore, portando il totale a 800 miliardi.
Il progetto punta a "spendere meglio e spendere insieme", come ha spiegato la stessa von der Leyen, concentrandosi su capacità paneuropee come difesa aerea e missilistica, sistemi di artiglieria, missili, munizioni, droni e anti-droni. Questo approccio di approvvigionamento congiunto ridurrebbe i costi e la frammentazione, aumentando l'interoperabilità e rafforzando la base industriale della difesa europea, con possibili benefici anche per l'Ucraina.
Nel frattempo, dagli Stati Uniti giunge la notizia della sospensione temporanea di tutti gli aiuti militari all'Ucraina da parte dell'amministrazione Trump. Secondo quanto riportato da Bloomberg e Fox News, la pausa proseguirà finché il presidente americano non vedrà un impegno concreto da parte di Kiev nei colloqui di pace. "Questa non è una cessazione permanente degli aiuti, è una pausa", ha precisato un funzionario dell'amministrazione Trump citato da Fox News. Secondo il Washington Post, la sospensione potrà essere riconsiderata se il presidente ucraino Zelenskiy "mostrerà uno sforzo sincero nel partecipare ai negoziati di pace".
Il Cremlino ha accolto positivamente la notizia. Il portavoce Dmitry Peskov ha dichiarato che questo provvedimento "potrebbe effettivamente spingere il regime di Kiev verso un processo di pace", definendolo "il miglior contributo alla causa della pace", considerando che "gli USA sono stati il principale finanziatore di questa guerra". |
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04-03-2025
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