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Gisele Pelicot, 20 anni al marito Dominique
L'uomo condannato al massimo della pena per stupro aggravato. Condannati anche tutti gli imputati: 47 di loro per stupro, due per tentato stupro e due per abusi
Il tribunale penale di Vaucluse ha emesso la sua sentenza nel caso che ha scosso la Francia: Dominique Pelicot è stato condannato a 20 anni di reclusione per stupro aggravato ai danni della moglie Gisèle, oggi 72enne. Il caso è emerso nel settembre 2020, quando una guardia di sicurezza ha sorpreso Pelicot a filmare di nascosto delle donne in un supermercato. Le successive indagini hanno portato alla scoperta di un archivio domestico contenente oltre 20.000 foto e video che documentavano anni di abusi sistematici.
La sentenza ha coinvolto altri 50 uomini, reclutati via internet da Pelicot per abusare della moglie dopo averla drogata. Le condanne vanno dai tre ai venti anni di reclusione: 47 imputati sono stati riconosciuti colpevoli di stupro, due di tentato stupro e due di abusi. Tra i condannati figura anche un uomo che, pur non avendo violentato Gisèle, aveva abusato della propria moglie con la complicità di Pelicot, ricevendo una condanna a 12 anni.
Gli imputati provengono da diversi contesti sociali, con età comprese tra i 26 e i 74 anni: tra loro un infermiere, un giornalista, una guardia carceraria, un consigliere, un soldato, camionisti e braccianti agricoli. Quindici di loro hanno chiesto perdono alla vittima durante il processo.
Dietro la facciata di padre di famiglia modello - come ricordato dal figlio David - Pelicot nascondeva la sua vera natura di predatore. Oltre agli abusi sulla moglie, è stato condannato anche per aver realizzato e distribuito materiale a sfondo sessuale della figlia Caroline e delle mogli dei suoi figli.
La sentenza rappresenta un punto di svolta nella lotta contro la violenza di genere in Francia, anche se 21 degli aggressori identificati nei video rimangono ancora da identificare. Al processo erano presenti i tre figli della vittima - David, Caroline e Florian - accanto alla madre, divenuta simbolo della lotta contro la cultura dello stupro. |
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19-12-2024
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