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Il governo francese a un passo dalla sfiducia
Terremoto a Parigi, Macron cerca un sostituto di Barnier. Dibattito e in serata il voto sulle due mozioni di censura presentate da sinistre e destra radicale
L'Assemblea nazionale francese si prepara a un passaggio politico cruciale. Il governo guidato da Michel Barnier rischia di cadere attraverso un voto di sfiducia, un evento che non accadeva dalla fine degli anni Sessanta. Due mozioni di censura - presentate dalla coalizione di sinistra Nouveau Front Populaire e dalla destra di Rassemblement National - hanno già raccolto il sostegno di 325 deputati, ben oltre i 288 necessari per far cadere l'esecutivo.
Il dibattito parlamentare, tenutosi in un clima di forte tensione, ha visto interventi durissimi. Marine Le Pen ha parlato di "governo effimero", mentre Eric Coquerel de La France Insoumise ha addirittura previsto che Barnier "cadrà nel disonore". La crisi nasce dal progetto di bilancio 2025, fortemente contestato. Lo stesso Barnier ha avvertito dei rischi di "una grande tempesta sui mercati finanziari" in caso di bocciatura. La Francia deve fare i conti con un deficit stimato al 6% del PIL, che potrebbe salire al 7% senza interventi strutturali.
Il presidente Macron, rientrato da un viaggio in Arabia Saudita, è già al lavoro per garantire continuità istituzionale. La sua priorità è arrivare preparati all'imminente visita di Trump e alla riapertura di Notre-Dame. La situazione politica resta estremamente fluida. La Costituzione impedisce lo scioglimento anticipato del Parlamento, il che potrebbe prolungare l'instabilità fino all'estate.
Il voto è atteso in serata, con la proclamazione dei risultati prevista intorno alle 20:00. L'esito sembra scontato: quasi certa la caduta del governo Barnier. |
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04-12-2024
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