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Stellantis, si dimette Tavares. Titolo giù in Borsa
Alla base dell'addio "divergenze" che hanno convinto l'AD alle dimissioni, accettate dal consiglio di amministrazione. Interim a un coordinamento guidato da Elkann
Terremoto ai vertici di Stellantis: Carlos Tavares, l'amministratore delegato che ha guidato la fusione tra PSA e Fiat Chrysler, si è dimesso con effetto immediato, provocando un terremoto nei vertici del colosso automotive. La decisione, maturata all'unanimità dal consiglio di amministrazione, arriva dopo settimane di tensioni interne. John Elkann ha immediatamente preso le redini dell'azienda, istituendo un comitato esecutivo ad interim e avviando la ricerca del nuovo CEO.
Henri de Castries, consigliere indipendente senior, ha chiarito la situazione: "Sono emerse visioni divergenti tra il consiglio e il management". Dietro le quinte, si percepiscono le difficoltà accumulate negli ultimi mesi, dai contrasti con i governi europei ai problemi di vendita sul mercato americano.
Il mondo politico reagisce immediatamente. Fratelli d'Italia, PD, Calenda e AVS chiedono ad Elkann di riferire in Parlamento sul futuro dell'azienda. La Lega commenta con sarcasmo, parlando di "gestione disastrosa". I sindacati manifestano preoccupazione. Rocco Palombella della Uilm chiede "discontinuità" sul fronte occupazionale, mentre la Fiom sollecita un nuovo piano industriale immediato.
Intanto, in Borsa, il titolo Stellantis subisce un pesante contraccolpo, perdendo l'8,77% e toccando i minimi dal luglio 2022. Il gruppo mantiene tuttavia la guidance finanziaria presentata lo scorso 31 ottobre.
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02-12-2024
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