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Caso dati, spunta possibile violazione di una email di Mattarella
Inchiesta della Dda di Milano e della Dna. Prelevate migliaia di informazioni. Le indagini hanno portato a 6 misure cautelari. Il gruppo di hacker: "Così freghiamo tutta Italia"
Una presunta organizzazione criminale specializzata nella raccolta e vendita di informazioni riservate, secondo le accuse, è stata smantellata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, in collaborazione con la Direzione Nazionale Antimafia. L'operazione ha portato agli arresti domiciliari quattro persone, tra cui l'ex poliziotto Carmine Gallo, amministratore delegato della società di investigazione Equalize.
Le indagini avrebbero rivelato un sistema sofisticato di accesso illegale a banche dati strategiche nazionali, tra cui quelle delle forze dell'ordine, dell'Agenzia delle Entrate e di Bankitalia. Tra gli indagati figura anche Enrico Pazzali, presidente di Fondazione Fiera Milano, ritenuto dagli inquirenti una figura centrale nell'organizzazione.
Secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dal pm Francesco De Tommasi e dal sostituto della DNA Antonio Ardituro, il gruppo avrebbe effettuato migliaia di accessi abusivi per raccogliere informazioni sensibili su personalità di spicco del mondo economico e finanziario. Tra i target figurano Paolo Scaroni, presidente del Milan, Giovanni Gorno Tempini, presidente di Cassa Depositi e Prestiti, e numerosi altri esponenti dell'elite economica nazionale.
L'inchiesta ha portato alla luce un vasto mercato dell'intelligence privata, con clienti disposti a pagare per ottenere informazioni riservate sia per scopi aziendali che personali. La metodologia utilizzata dal gruppo includeva l'acquisizione di tabulati telefonici, la localizzazione di cellulari attraverso un esperto informatico basato in Svizzera, e l'intercettazione abusiva di comunicazioni digitali, comprese chat e email.
Un aspetto particolarmente inquietante dell'inchiesta riguarda il presunto utilizzo dell'organizzazione per fini politici. L'ultimo sviluppo dell'inchiesta, emerso domenica, ha rivelato un possibile caso clamoroso: secondo alcune intercettazioni, la rete criminale sarebbe riuscita a clonare o utilizzare abusivamente un indirizzo email appartenente al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Questa scoperta ha spinto il pm De Tommasi a definire la situazione come "inquietante per i possibili scenari che apre".
Le accuse contestate ai circa sessanta indagati includono associazione per delinquere finalizzata all'accesso abusivo a sistema informatico, corruzione, rivelazione del segreto d'ufficio e intercettazione abusiva. Il giudice per le indagini preliminari Fabrizio Filice ha disposto, oltre agli arresti domiciliari, anche misure interdittive per un finanziere e un agente di polizia, nonché il sequestro di tre società coinvolte: Equalize, Mercury Advisor srls e Develope and Go srls.
Il Procuratore di Milano, Marcello Viola, ha sottolineato come questa indagine abbia messo in luce l'esistenza di un "gigantesco mercato delle informazioni riservate", evidenziando la necessità di maggiori controlli e protezioni per i dati sensibili delle istituzioni nazionali. L'inchiesta prosegue per identificare ulteriori ramificazioni della possibile rete di spionaggio. |
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27-10-2024
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