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Maltempo, allerta rossa in Emilia Romagna
Arancione in altre sette regioni per piogge, forti temporali e raffiche di vento in progressiva estensione su gran parte del Paese. A Torino esonda anche il Po
L'Italia si trova nuovamente a fronteggiare una seria emergenza meteorologica, con l'Emilia-Romagna in particolare stato di allerta. Le autorità hanno disposto la chiusura di tutte le scuole nella provincia di Reggio Emilia e in diversi comuni della Romagna, mentre nel Bolognese è stato ordinato lo sgombero delle abitazioni in prossimità dei corsi d'acqua. La circolazione ferroviaria è stata interrotta sulla tratta Faenza-Marradi.
L'emergenza non si limita all'Emilia-Romagna. Altre sette regioni si trovano in allerta arancione: Calabria, Sicilia, parti della Campania - dove venerdì si sono registrati allagamenti sulla costiera amalfitana e sorrentina, con un ferito lieve a Napoli per la caduta di un albero - Basilicata, Puglia e Veneto. Allerta gialla è stata invece dichiarata per Lazio e Toscana, quest'ultima già duramente colpita dagli allagamenti di venerdì.
Un quadro preoccupante emerge dal rapporto di Confartigianato, presentato durante la Settimana per l'energia e la sostenibilità. Il documento rivela che 5,7 milioni di cittadini e 405mila imprese italiane sono localizzati in aree a rischio frane, mentre 2,4 milioni di persone e 226mila imprese si trovano in zone ad elevato rischio alluvioni. Il bilancio economico è pesante: nell'ultimo decennio (2013-2022), i danni causati da questi eventi hanno raggiunto una media di 5 miliardi di euro annui.
La percezione del rischio tra gli italiani supera significativamente la media europea: il 44% della popolazione si sente esposta a eventi meteorologici estremi, contro il 38% della media UE. Il 31% teme disastri geologici - più del doppio rispetto alla media europea del 13% - e un'identica percentuale si sente vulnerabile alle inondazioni, superando di cinque punti la media continentale. Timori giustificati dai dati: solo nel 2023, l'Italia ha registrato 378 eventi climatici di grave impatto, con un incremento del 22% rispetto all'anno precedente. |
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19-10-2024
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