Khamenei: il 7 ottobre attacco legittimo
Così la Guida Suprema alla commemorazione del leader Hezbollah Nasrallah alla grande moschea Masalla di Teheran. “Nessuna informazione su Seffiedine, il successore di Nasrallah”
Clima teso alla commemorazione e giornata di preghiera a Teheran, dove l'ayatollah Ali Khamenei ha guidato i sermoni del venerdì per la prima volta in cinque anni. L'evento, tenutosi presso la grande moschea Imam Khomeini Grand Mosalla, ha attirato migliaia di fedeli sia all'interno che all'esterno dell'edificio. La cerimonia è stata dedicata alla memoria di Hassan Nasrallah, il leader di Hezbollah recentemente ucciso in un raid israeliano a Beirut.
Durante il suo discorso, Khamenei ha espresso posizioni fortemente critiche nei confronti di Israele e dei suoi alleati, definendo l'attacco del 7 ottobre come una risposta legittima ai "crimini israeliani". La Guida Suprema ha sottolineato l'unità del fronte anti-israeliano, affermando che il nemico dell'Iran è anche nemico di Palestina, Libano, Iraq, Egitto, Siria e Yemen. Ha accusato questo nemico comune di utilizzare diverse tattiche, dalla guerra psicologica alle pressioni economiche, fino all'uso della forza militare.
Khamenei ha inoltre minacciato ulteriori azioni contro Israele, definendo l'operazione militare iraniana come "una piccola azione" rispetto ai presunti crimini israeliani. Durante il suo sermone, la Guida Suprema è apparsa con un fucile al suo fianco, in un gesto simbolico di resistenza.
Nel frattempo, c'è incertezza sulla sorte di Hachem Safieddine, potenziale successore di Nasrallah alla guida di Hezbollah. Dopo un massiccio attacco israeliano nella periferia sud di Beirut, il partito ha dichiarato di non avere informazioni sulla sua situazione, mentre fonti israeliane suggeriscono che il raid potrebbe aver preso di mira un incontro di alti leader dell'organizzazione. |