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Commissione Ue apre procedura per deficit eccessivo contro Italia
Entro il 20 settembre il governo Meloni dovrà approntare il piano di rientro da oltre 10 miliardi l’anno, già scontato dal Def. Tocca anche a Francia e altri 5 Paesi
La Commissione Europea torna a far rispettare integralmente le regole di bilancio dopo la "pausa" dovuta a crisi e pandemia. Bruxelles ritiene dunque giustificata l'apertura di procedure per disavanzi eccessivi nei confronti di 7 Stati membri tra cui l'Italia e la Francia, nonostante i progressi compiuti per ridurre le vulnerabilità macroeconomiche.
La proposta formale al Consiglio per avviare tali procedure arriverà a luglio. A differenza del passato, non sono ancora stati quantificati gli aggiustamenti di bilancio necessari dal 2025 per rientrare nei parametri, ad esempio il 7,4% di deficit/Pil dell'Italia nel 2023.
Le nuove regole in vigore prevedono che entro il 20 settembre i Paesi presentino piani pluriennali di risanamento. Solo in autunno Bruxelles specificherà le correzioni annuali richieste, limitandosi per ora a raccomandare che la spesa netta 2025 rifletta l'aggiustamento necessario. "Rinviamo a novembre i dettagli per garantire coerenza con i piani nazionali pluriennali" confermano dall'UE, precisando che verranno comunque fornite linee guida preliminari questa settimana.
Le regole prevedono un aggiustamento minimo dello 0,5% per i deficit eccessivi, con possibili sconti temporanei legati al costo del debito. I piani potranno estendersi da 4 a 7 anni in caso di riforme e investimenti.
Oltre a Italia e Francia, le procedure riguardano Belgio, Ungheria, Malta, Polonia e Slovacchia. Alcuni Paesi come l'Estonia sono stati esclusi nonostante deficit sopra la soglia, considerando fattori rilevanti. Sugli squilibri macroeconomici, Spagna, Francia e Portogallo sono usciti dalla procedura. |
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19-06-2024
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