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"Puoi contare su di noi, pace non significa resa"
Così la premier Meloni al presidente Zelensky al vertice di pace in Svizzera. Kuleba:"Passi enormi per la pace". Cremlino: Zelensky illegittimo, con lui nessun accordo
.jpg) Il presidente russo Vladimir Putin non esclude la possibilità di avviare negoziati con l'Ucraina per porre fine al conflitto, ma pone delle condizioni precise. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo cui perché ci siano colloqui credibili sarà necessario il coinvolgimento di un "legittimo governo ucraino", escludendo di fatto l'attuale presidente Volodymyr Zelensky, ritenuto illegittimo dalla Russia.
Allo stesso tempo, il Cremlino invita Zelensky a prendere in considerazione l'offerta di pace avanzata da Putin nei giorni scorsi, che prevede un cessate il fuoco in cambio della cessione di cinque regioni ucraine, tra cui alcuni capoluoghi chiave, e della garanzia che Kiev non aderisca alla NATO. Da parte sua, l'Ucraina sembra intenzionata a proseguire la lotta. Il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba ha affermato che il prossimo vertice sulla pace dovrebbe portare alla fine della guerra, sottolineando che Kiev sta costruendo un consenso intorno a una "formula di pace".
L'Italia intanto ribadisce il proprio sostegno a Kiev. La premier Giorgia Meloni, intervenuta al vertice sulla pace di Zurigo, ha respinto l'idea di una "pace come sottomissione" suggerita da Putin, affermando che l'Italia farà di tutto per aiutare l'Ucraina a guardare a un futuro di pace e libertà. Meloni ha assicurato che l'Italia non volterà le spalle a Kiev e continuerà a sostenerla "per tutto il tempo necessario". Allo stesso tempo, ha evidenziato l'impegno italiano al G7 per affrontare temi cruciali come la sicurezza nucleare, alimentare e la dimensione umanadelconflitto.
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16-06-2024
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