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La Polonia schiera i caccia durante un attacco russo sull’Ucraina

Mosca: abbattuti quattro droni ucraini nel Belgorod, aperto un varco nel fronte di Zaporizhzhia. Tajani: “No all’uso della armi italiani fuori dai confini di Kiev”

La difesa aerea ucraina annuncia di aver abbattuto 35 missili da crociera e 46 droni kamikaze Shahed-131/136, di fronte a un totale di 53 missili di vario tipo e 47 velivoli senza pilota lanciati da Mosca. Un attacco che, nella notte, ha convinto il Comando operativo delle Forze Armate polacche a far decollare i propri caccia e quelli degli alleati in missione di pattugliamento, avvertendo i cittadini del possibile rumore, soprattutto nella zona sudorientale del Paese.

L'attacco russo non si è limitato alla notte. In mattinata, infrastrutture energetiche in cinque regioni - Ivano-Frankivsk, Dnipropetrovsk, Kirovohrad, Donetsk e Zaporizhia - sono state colpite. Il ministro dell'Energia Galushchenko ha confermato che gli esperti sono già al lavoro per riparare i danni. A Nikopol, nell'oblast di Dnipropetrovsk, almeno quattro persone sono rimaste ferite, tra cui una bambina di sette anni.

Un altro obiettivo è stato l'aeroporto militare vicino a Stry, nella regione di Leopoli, dove, secondo fonti russe, le forze ucraine si stavano preparando a ricevere i caccia F-16 della NATO. Sei missili da crociera hanno colpito tre infrastrutture critiche nella regione, provocando quattro feriti. Sul fronte di Zaporizhzhia, invece, l'esercito russo ha aperto un varco nella linea del fronte, a est e ovest di Nesteryanka. Questo avanzamento potrebbe minacciare le retrovie ucraine che difendono Rabotino e Orekhov, punti chiave della difesa di Kiev.

Intanto il ministro degli Esteri Tajani, parlando ai giovani di Confindustria, ha ribadito il sostegno incondizionato all'Ucraina, pur precisando: "Non manderemo neanche un soldato italiano a combattere, non siamo in guerra con la Russia".
01-06-2024


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