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Medvedev, guerra mondiale se Usa attaccano obiettivi russi
Zelensky: "Ora armi per la difesa". Cina: sì a conferenza pace riconosciuta da Mosca e Kiev. Meloni: lavoriamo con Kiev per pace, se la vuole Putin si ritiri
Dmitrij Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, torna alle dichiarazioni minacciose, affermando che colpire obiettivi russi da parte degli americani significherebbe l'inizio di una guerra mondiale. Medvedev ha risposto duramente alle recenti affermazioni del ministro degli Esteri polacco, Radosław Sikorski, che aveva riportato un avvertimento americano alla Russia riguardo l'uso di armi nucleari.
Medvedev ha aggiunto che un attacco agli obiettivi russi comporterebbe inevitabilmente una guerra mondiale, un concetto che, secondo lui, il ministro polacco dovrebbe comprendere. Inoltre, ha lanciato un avvertimento cupo: "Varsavia riceverà la sua parte di ceneri radioattive" se la Polonia decidesse di ospitare armi nucleari tattiche, come annunciato dal presidente polacco Andrzej Duda.
La tensione segue l'intervento del segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, che ha invitato gli alleati a revocare il divieto per Kiev di usare le forniture militari occidentali contro la Russia. La premier italiana Giorgia Meloni ha commentato le parole di Stoltenberg durante un'intervista a "In mezz'ora" su Rai 3, consigliando prudenza e ribadendo l'importanza di mantenere il sostegno all'Ucraina.
Nel frattempo, la Cina ha espresso il suo sostegno alla convocazione di una conferenza di pace internazionale per risolvere la crisi ucraina, proposta che ha ricevuto il plauso di entrambe le parti coinvolte. La portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, ha sottolineato la necessità di una discussione imparziale con la partecipazione paritaria di tutte le parti.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato sia il presidente cinese Xi Jinping sia il presidente statunitense Joe Biden a sostenere il vertice di pace in Svizzera. Meloni ha confermato che l'Italia e l'UE stanno lavorando con l'Ucraina per delineare i prossimi passi verso la pace, enfatizzando che qualsiasi trattativa deve partire dalla consapevolezza che la Russia, invadendo l'Ucraina, ha dimostrato di non voler la pace.
Meloni ha però criticato la propaganda russa, affermando che i progressi ucraini sul campo di battaglia sono il risultato del sostegno occidentale e che solo grazie a questo sostegno è possibile iniziare a discutere di negoziati di pace. Ha concluso ribadendo che la bozza di una conferenza di pace è in lavorazione e che il dialogo è essenziale per raggiungere una soluzione duratura alla crisi. |
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27-05-2024
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