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Istat, rallentano le nuove imprese. Fallimenti in lieve crescita

La diminuzione congiunturale del complesso delle registrazioni riflette un andamento negativo in quasi tutti i settori, tranne che nell’industria in senso stretto

Il numero complessivo di registrazioni segna, nel secondo trimestre di quest’anno, una diminuzione congiunturale del 3,7%, che che si estende alla maggior parte dei settori. Lo scrive oggi l'Istat, spiegando che gli unici comparti in controtendenza sono l’industria in senso stretto (+2,7%) e il commercio, che risulta stazionario rispetto al trimestre precedente. Le contrazioni più evidenti sono quelle nelle costruzioni, che scendono dell’8,0% rispetto al primo trimestre dell’anno e quelle dei servizi di informazione e comunicazione (-8,5%).

Anche in termini tendenziali, le registrazioni complessive risultano in calo (-1,6%). Le costruzioni, i trasporti e i servizi di informazione e comunicazione registrano diminuzioni particolarmente accentuate, pari rispettivamente a -12,1%, -10,7% e -9,1%. Variazioni positive si rilevano nei servizi di alloggio e ristorazione (+9,4%), nel commercio (+3,9%) e nei servizi finanziari, immobiliari, professionali, supporto alle imprese (+1,6%). Il numero complessivo di fallimenti aumenta del 2,8% su base congiunturale e dello 0,4% su base tendenziale.

L’associazione delle piccole e media imprese non fornisce il dato delle nuove i
08-08-2023


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