A Berrettini e Sonego serve il terzo set. Azzurre tutte fuori
Matteo ha ragione di Basilashvili dopo due ore, per Lorenzo ce ne vogliono tre (ed esce coi crampi) contro Monfils. Salutano il Foro Trevisan e Cocciaretto
Lorenzo Sonego e Matteo Berrettini protagonisti al Foro Italico. Per entrambi c'è voluto il terzo set per piegare avversari ostici. Ma alla fine ce l’hanno fatta entrambi, Sonego a dispetto anche di un problema alla coscia (probabilmente dei crampi, che il medico infatti non ha potuto trattare) chiesto dopo il settimo game del set decisivo, quando Lorenzo sembrava addirittura incapace di servire nel modo migliore.
Ma andiamo con ordine. Berrettini, romano, dopo il titolo a Belgrado e la finale al Masters 1000 di Madrid persa contro Zverev, riesce a resistere anche a una giornata non proprio delle migliori per lui, cominciata decisamente storta. Nikoloz Basilashvili, quest’anno vincitore a Doha e a Monaco di Baviera, si dimostra infatti avversario complicato da battere, con un dritto violentissimo (almeno quanto quello di Matteo) e un ottimo bilancio vincenti-gratuiti. E non a caso, il ventinovenne di Tbilisi parte fin troppo bene, e Berrettini va già sotto al terzo gioco. Matteo risponde d'orgoglio, e lo riprende sul 3, ma il servizio azzurro è a corrente alternata (36% di prime in campo) e riconsegna il vantaggio all’avversario che lo mantiene fino alla fine del parziale: 6-4 Basilashvili. Nel secondo Matteo, finalmente più preciso col servizio, approfitta subito di una palla break, issandosi fino a 4-1. Con le percentuali di prime raddoppiate praticamente rispetto al primo set, Berrettini non ha difficoltà a tenere lontano il georgiano: 6-2. Nel terzo set torna la parità. Il primo con chance di break a proprio favore è Basilashvili, al settimo game, ma il venticinquenne romano salva tre vantaggi esterni con l’aiuto del servizio. Quando Berrettini sale di livello, entramdo negli scambi, ecco che lascia l'avversario indietro: break e 6-4 che vale il secondo turno. Ora sfida con John Millman, vincitore in due set di un Dusan Lajovic per 6-3 6-4.
Come accennato, battaglia sul campo anche per Lorenzo Sonego. Dopo mesi, Gael Monfils, torna a una forma dignitosa, anche se ancora in grave difficoltà negli spostament. La partita comunque inizia in discesa per Lorenzo: riesce a togliere il servizio all'avversario due volte (facendosi però riprendere) per portarsi a casa il primo set al terzo break. Nel secondo Lorenzo si porta subito avanti, strappando il servizio al francese portandosi 3-1 e 30-15, ma qui qualcosa si interrompe nel torinese e Monfils piazza un parziale di undici punti a zero per rimettere la testa avanti, toglere il servizio a Lorenzo e chiudere il parziale 7-5. Nel terzo parziale la paura di entrambi di perdere è fin troppo evidente. Il set è tiratissimo, si arriva al 4 pari, ma a questo punto Sonego è colpito dai crampi. Il torinese però non solo ha avuto la capacità di tenere il servizio, ma di strappare anche la battuta a un Monfils forse un po’ distratto dalla situazione e sorpreso dalla voglia di lottare dell'italiano. Ed è stato premiato con gli ultimi 7 punti della partita, decisivi per il 6-4 5-7 6-4 finale.
Niente da fare invece per Lorenzo Musetti. Il kid di Carrara è stato crivellato di colpi in un’ora e tredici minuti da Reilly Opelka, autore di una prestazione al servizio impressionante: ventitré ace in dieci turni di battuta e l’86% di realizzazione con la prima palla in campo. Lorenzo, al contrario, nel quinto gioco del primo set e nel nono del secondo ha subito altrettanti break a zero. Le immagini hanno mostrato un Musetti chiaramente frustrato dall’impossibilità di trovare la chiave per controbattere al servizio dell'avversario: e finisce 6-4 6-4. Opelka, che nei due match giocati sin qui nel torneo non ha mai perso il servizio, al terzo turno affronterà il vincitore dell’interessante match tra Daniil Medvedev e Aslan Karatsev.
Vince ancora Novak Djokovic contro Taylor Fritz, ma il numero del mondo ha dovuto mettere in campo tutto il mestiere per venire a capo di un avversario che non voleva saperne di cedere, dando battaglia fino alla fine, prendendosi pure il lusso di brekkare l’avversario quando ha servito per chiudere, mandando il serbo su tutte le furie e facendolo sbottare contro l’arbitro a causa della pioggia. Nel primo set, Nole sale 3-0 in virtù di un break partito con una smorzata di rovescio. Evitato lo 0-4, Fritz si procura due opportunità consecutive di rientrare, ma la pioggia s’infittisce, rende il campo pesante e Djokovic ne risente di meno: finisce 6-3. Nel secondo set il campione di Belgrado mette subito la testa avanti, ma l’altro lo riprende al quarto gioco per un pareggio che dura poco: va di nuovo sotto nel game successvio. Nole serve per chiudere, sbuffa verso l’arbitro Nacho Forcadell per la pioggia copiosa, quindi viene brekkato e urla: “Quanto ancora vuoi giocare? Te l’ho chiesto tre volte, non controlli niente”. Match sospeso sul 6-3 5-5. Più tardi, alle 20, si ricomincia ed è tie-break, che Djokovic chiude per andare al terzo turno dove aspetta Alejandro Davidovich Fokina, che ha battuto Cameron Norrie 6-2 6-3.
Lo show di giornata però è quello di Benoît Paire, che ne ha combinata un’altra delle sue. Durante il primo match di primo turno contro Stefano Travaglia, sul 6-4 2-2 del secondo set per il tennista marchigiano, il francese ha esternato tutto il suo malcontento per un servizio decretato out da Carlos Bernardes. Sono arrivati poi tre doppi falli, il conseguente break per l’azzurro, nonché un warning al francese per le ripetute proteste che ha messo in campo. Infine, Benoît ha fotografato col telefono il segno della disputa, convinto che la sua palla avesse toccato la riga (una trovata che a Roma aveva già adottato Fucsovics due anni fa). A nulla sono serviti gli avvertimenti di Bernardes di una possibile multa in arrivo. Uno spettacolo che è andato di pari passo col blackout sul campo che ha permesso a Travaglia di chidudere 6-4 6-3.
Nel torneo femminile, eliminate anche le ultime due rappresentanti azzurre. Martina Trevisan, scesa in campo da favorita contro Yaroslava Shvedova, cede dopo due ore e mezza di battaglia. E pensare che la partita era cominciata nel migliore dei modi con un 6-0 dell’azzurra che non lasciava scampo ai dubbi sulla sua condizione. Nel secondo set Martina si portava in vantaggio addirittura per 4-1 dopo di che non riusciva più a mantenere però il proprio servizio e cedeva la frazione al tiebreak (7-4). Molto equilibrato il terzo set che arriva al tiebreak, dove l’azzurra, partita malissimo, va sotto 0-4 e poi 2-6, salva miracolosamente quattro match point per portarsi sul sei pari ma deve infine capitolare per 8-6. Più veloce la sconfitta per Elisabetta Cocciaretto: in un’ora e trentanove minuti la francese Caroline Garcia la elimina 7-6 (8) 6-2. Nel primo set, Elisabetta fallisce tre set point prima di cedere per 10-8 alla sua avversaria.
Tra gli altri risultati:
[LL] K. Mladenovic b. [10] B. Bencic 6-3 6-4
N. Podoroska b. [LL] L. Siegemund 2-6 7-6(3) 6-1
M. Keys b. [LL] S. Stephens 4-6 6-2 7-5
V. Kudermetova b. [14] E. Mertens 4-6 6-2 6-3
[Q] B. Pera b. [Q] T. Zidansek 6-3 6-2
B. Krejcikova b. [SR] S. Zheng 6-2 6-0
[12] G. Muguruza b. [LL] P.M. Tig 6-1 6-2
[Q] A. Tomljanovic b. M. Vondrousova 6-4 6-2
A. Kerber b. [Q] A. Cornet 6-2 7-5
J. Ostapenko b. [16] J. Konta 6-3 6-1 |