Scuola, sedi a sedicimila insegnanti precari
Poco meno di 9mila quelli assegnati via mail (per coprire le altre cattedre verranno nominati dei supplenti). Grande attesa per chi aspetta di sapere se assunto o no
È stata una lunga notte per i docenti precari che hanno partecipato alla fase B del piano di assunzione straordinario previsto dalla «Buona scuola». Nella notte, infatti, sono partite le fatidiche e-mail che comunicava loro se e dove erano stati assegnati. Alla fine sono state assegnate le sedi a 16 mila precari (meno di 9mila quelli assegnati, subito, mentre per coprire le altre cattedre verranno nominati dei supplenti).
Per molti, la notizia dell’assunzione significa però anche trasferimento, magari a diverse centinaia di chilometri di distanza. Una cosa che ha suscitato molte reazioni negative, mitigate dal fatto di avere comunque “agguantato” un posto di lavoro stabile. Per accettare ci sarà tempo fino all'11 settembre. Il ministro dell’Istruzione Giannini è soddisfatta: «Circa 7 mila docenti in mobilità da sud a nord, più o meno lo stesso numero dell'anno scorso con una significativa differenza: lo scorso anno questi docenti erano supplenti, quest'anno hanno un posto fisso. Un secondo blocco di assunzioni, che partiranno giuridicamente il primo settembre, saranno fatte entro la prima metà di novembre: 55 mila i posti di docenza per il potenziamento, circa 7 insegnanti in più per ogni scuola». Il ministro ha spiegato inoltre come dei 38 mila insegnanti assunti finora «uno su due abbia meno di 40 anni e l'87,3% è donna. Il grosso dei trasferimenti sarà dalla Sicilia verso il Nord, soprattutto in Lombardia, e dalla Campania non solo verso il Settentrione ma anche nel Lazio, polo attrattivo Roma e dintorni».
Soddisfatto anche il premier Matteo Renzi: «Per decenni c’è stata la creazione di precariato, noi abbiamo messo un punto definitivo a questa vicenda e iniziato ad assumere. Ovviamente c'è chi non è contento perché deve spostarsi di qualche chilometro perché è assunto non quando sperava lui ma la legge sulla scuola non è che un inizio. La scuola non si risolve con un click, poi ci sono dei problemi che riguardano i singoli professori: li rispetto, sono stati spesso presi in giro dalle istituzioni».
«Ci saranno 1.642 cantieri che termineranno entro il 10 settembre e permetteranno ai genitori di riportare i ragazzi a scuola in ambienti innovati», spiega ancora Renzi anticipando che «stiamo dedicando dei soldi, nei prossimi mesi, perchè ci sia più attenzione nell'edilizia scolastica». Ai professori «stiamo cercando di dare continuità educativa e didattica», aggiunge il premier, che poi cita don Milani: «il punto chiave è quanti ragazzi perdi, non è tanto preoccuparsi degli aspetti organizzativi ma evitare che un ragazzo se ne vada».
Ma non tutti plaudono: «Chi ha creato questo cervellotico meccanismo - denuncia l’Anief - che porterà all'assunzione di 1 docente su 5 che ha presentato domanda lontano dalla sua provincia, non 1 su 10 come va dicendo il ministro Giannini, ha messo su un vero ricatto: chi non accetta è fuori delle graduatorie. Anche se abita a Caltanissetta e la “ruota della fortuna” lo ha spedito a Cuneo. E quel posto perso si trasformerà pure in supplenza annuale, alimentando ancora precariato». |