1943-1945: L’Italia in camicia nera di Patrizia Zangla (Leone Editore)
Nella collana Mnemosyne di Leone Editore, il corposo saggio di Patrizia Zangla (pagg. 512, Euro 15,00), uscito nel 2014, dipin- ge, in chiave storiografica, l’ultimo bien- nio dell’Italia fascista attraverso minuzio- se e dettagliate ricerche fatte tra bibliote- che ed archivi, in un itinerario difficile, problematico, vissuto tra l’orrore e l’am- biguità della macchina dittatoriale, l’asprezza di una guerra civile, con uno sguardo femminile puntato dritto ad una narrazione ragionata dell’universo italia- no in camicia nera. Episodi poco conosciuti e abilmente rin- tracciati fanno non più solo da contorno alla storiografia nota, quella ufficiale, e rendono un’idea precisa di come la storia e i costumi, nella loro integralità, costruiscano la vera catena degli eventi di una certa epoca, la matrice causale, in perfetta simmetria. Eventi inediti e stile narrativo avvincente, non impantanato nella retorica, coniugano un diverso ricostruire di un periodo improntato al regime colonialista, con forme di autarchia estremizzante, dove tutto doveva essere prodotto e consumato all’interno dello Stato anche con la sostituzione delle materie prime, con un ritorno ad un linguaggio epurato dai termini stranieri, nel cuore di vendette trasversali e stragi dimenticate, coabitate in un passato intriso da una situazione economica drammatica.
Patrizia Zangla, è giornalista pubblicista, storica e professore Ordinario di Filosofia e Storia. Collabora con La Gazzetta del Sud. |