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Piccola, Rosalia ero
E’ giusto abbandonare la propria patria per inseguire il sogno di una vita migliore?


 «Chi è straniero in un paese, resta straniero
 sempre», recita Maria Teresa De Sanctis, che
 interpreta Rosalia nel suo spettacolo. Il tono
 è malinconico, carico di tristezza, di nostalgia
 verso un paese, il suo, che è stata costretta
 ad abbandonare all’età di 8 anni per inseguire
 il sogno di una vita migliore in Francia. La
 classica “erre moscia”  francese è fortemente
 marcata dalla protagonista, che si serve del
 linguaggio per sottolineare la differenza tra il francese e un siciliano che ormai non ricorda quasi più. Quanti anni siano passati dal momento in cui ha abbandonato Palermo non ci viene detto, tuttavia la vastità dei ricordi in terra straniera della protagonista ci fanno capire che molto tempo è trascorso. E’ una donna quella che abbiamo di fronte, capace di coinvolgere il pubblico con le sole parole, prima stando seduta nel buio, poi in piedi, poi ancora seduta in un angolino. Le informazioni vengono date allo spettatore nel corso dello spettacolo, tra le righe; è necessario raccogliere i vari pezzi ed assemblarli per capire cosa sia successo e quando. Sulla scena si alternano alla protagonista la zia e una donna di cui non si specifica il ruolo. La zia di Rosalia è anch’essa fortemente legata alla propria patria, filo conduttore dello spettacolo che la lega indissolubilmente alla piccola, ormai donna, Rosalia. A collegare i vari momenti della recitazione è la danza, attraverso di essa si attuano i cambi di scena.
Alla fine dello spettacolo la regista racconta la genesi dell’opera. Si tratta di una storia vera che le è stata raccontata dopo un altro suo spettacolo direttamente dalla “Rosalia originale” riuscita a tornare nella sua amata Palermo. «Tutti aspiriamo ad una vita migliore, perché non farlo nella nostra patria, vicino ai nostri affetti?», chiede, in maniera retorica, Maria Teresa De Sanctis. La regista sente quindi il bisogno di esplicitare il messaggio, come se il suo spettacolo non abbia la necessaria consistenza ed efficacia per parlare allo spettatore da sé.

al Millelire
via Ruggero di Lauria 22 Roma
dal 4 al 16 marzo 2014
ore 21.00 domenica ore 18.00
Costo biglietto: intero 12.00, ridotto 10.00, tessera associativa 2.00
per info e prenotazione www.millelire.org - 0639751063 – 3332911132

Gabriella Fondacaro
05-03-2014


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