"Il metodo Romeo" alla Casa delle Culture
Basato su un progetto vero inventato dai servizi segreti della Germania dell’Est, per il quale il personale politico e amministrativo femminile della Germania...
L'uomo perfetto. La storia d'amore perfetta. Karin Maynard è in vacanza, quando incontra il dolce e affettuoso Markus Richter. Ma nella Germania della guerra fredda, le cose non so- no così semplici. Se il sentimento può essere ricostruito nei laboratori della guerra psicolo- gica, come si fa a sapere se sei amato vera- mente? Basato su un progetto vero inventato dai ser- vizi segreti della Germania dell’Est, per il quale il personale politico e amministrativo femminile della Germania dell'Ovest veniva catalogato e testato psicologicamente per individuare per ognuna "l'uomo perfetto", il testo racconta come la Stasi riusciva a identificare l'uomo giusto, quello che poteva colpire il bersaglio e stabilire una relazione di lungo periodo con la donna individuata come obiettivo interessante. Metà commedia romantica e metà spy-story, il "Metodo Romeo" è un viaggio nel mondo dei sentimenti che lascia il pubblico senza fiato. Illusioni e delusioni. Questa che ci presentiamo non è una rassegna, o quantomeno non è l'ottava edizione della Rassegna internazionale di drammaturgia contemporanea IN ALTRE PAROLE che avevamo pensato e programmato. È quello che resta dopo sei mesi di tentennamenti, trattative, ripensamenti, bilanci e sbilanci; perché la vita delle istituzioni culturali, sia pure piccole come la nostra, è fatta anche di questo, quando le istituzioni, quelle vere, sono in difficoltà e patiscono, come qualsiasi cittadino, i morsi della crisi, l'incertezza delle elezioni, qualche difetto di strategia e qualche caduta di continuità. Diciamo che il 2013 da questo punto di vista non è stato un anno fortunato e che la nostra rassegna, che nel progetto doveva esprimersi al massimo delle sue potenzialità, si è man mano ridotta di peso, è stata amputata di qualche arto e ora si presenta alla ribalta dei nostri occhi quasi irriconoscibile, ma con un pregio che la salva da ogni critica: è la testimonianza di quello che si può fare anche quando sembra che non si possa fare più niente. Ridotta a quattro soli elementi, certifica che la continuità con il passato e con il futuro viene preservata e che l'idea di lavorare sul corpo vivo della drammaturgia contemporanea rimane un'unità fermo della nostra attività. Quest'anno dunque i testi sono quattro e quattro sono le sedi in cui vengono rappresentati: la Sala Squarzina dell'Argentina, il Teatro del Quarticciolo, la Casa delle Culture, il Teatro del Carcere di Rebibbia. La dislocazione delle sedi testimonia la volontà di essere presenti in diverse situazioni ambientali e di coprire, sia pure in modo simbolico, l'intera area metropolitana. Gli autori sono vecchie conoscenze, come nel caso di Ger Thijs che apre la Rassegna a Rebibbia con "Vecchi maestri", un appassionante duello tra due vecchi attori che nella vita sono anche fratelli; o nuove scoperte per il pubblico italiano, come Laila Ripoll di cui presentiamo "Santa Perpetua" che fa parte di una trilogia sulla memoria, in questo caso la memoria storica di un intero paese; o come Guillem Clua, autore catalano di grande successo e di grande drammaticità, di cui presentiamo "Marburg", labirintica kermesse planetaria dove affiorano i virus della malattia, dell'amore e della morte; o infine Trina Davis, autrice canadese di cui rappresentiamo un testo con curiosi risvolti da spy-story, "Il metodo Romeo". Dobbiamo la sopravvivenza di tutto questo alle istituzioni e agli enti che ci sono stati vicini, nonostante tutto: il Dipartimento Cultura di Roma Capitale, il Teatro di Roma, l'Accademia di Arte Drammatica Silvio D'Amico, l'Istituto Cervantes e le Ambasciate dei paesi coinvolti nella rassegna attraverso i loro autori più eminenti.
lunedì 11 novembre 2013 nell’ambito della rassegna di drammaturgia contemporanea “In altre parole” ottava edizione http://www.inaltreparole.org/2013/la-rassegna-2013
IL METODO ROMEO di Trina Davies (CANADA) traduzione di Pino Tierno regia di Marcello Cotugno con Lino Musella, Gaia Insenga, Xhilda Lapardhaja
ore 21,00 ingresso € 3
LE ALTRE DATE - GLI ALTRI LUOGHI mercoledì 30 ottobre, Teatro del Carcere di Rebibbia ore 15 procedure di accesso VECCHI MAESTRI di Ger Thijs (OLANDA) traduzione di Thea Waanders e Enrico Luttmann La Ribalta - Centro Studi Enrico Maria Salerno Compagnia dei Liberi Artisti Associati regia di Fabio Cavalli con Antonio Frasca e Giacomo Silvano
venerdì 22 novembre, ore 18,00 Sala Squarzina – Teatro Argentina MARBURG di Gulliem Clua (Regione Autonoma Catalana – SPAGNA) traduzione di Virginiaclara Caporali regia di Eleonora Pippo martedì 10 dicembre, ore 21,00 Teatro Biblioteca Quarticciolo SANTA PERPETUA di Laila Ripoll (SPAGNA) traduzione di Simone Trecca regia di Veronica Cruciani |