A Roma "Nel nome di ADA, la fata matematica"
Attesa performance, il 27 e 28 settembre, nel suggestivo spazio della Casa Museo Keats–Shelley, di Galatea Ranzi e Paolo Lorimer per la regia di Valeria Patera...
Dopo il successo de La mela di Alan, la vera storia del padre del primo computer, ripreso al Teatro Ristori di Verona e al Teatro Palladium di Roma, in occasione del centenario della na- scita d i Alan Turing, il calendario autunnale di Valeria Patera si propone con una serie di prestigiosi appuntamenti per gli appassionati di teatro e di scienza. Ricordando la recente morte di Rita Levi-Montalcini lo spettacolo che dal 2010 porta in teatro le sue lettere e biografia, per la splendida interpretazione di Anna Bonaiuto sarà a Genova, nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale e poi al Teatro Astra-Fondazione TPE di Torino e all’Istituto Italiano di Cultura di Berlino e in altre città e locations. Ma questa settimana, il 27 e 28 settembre nella suggestiva cornice della Casa Museo Keats-Shelley, in Piazza di Spagna a Roma, GALATEA RANZI interpreterà le parole di Ada Byron, un’altra grande donna a cui Patera dedica il progetto di questa stagione e che ha già ricevuto il prestigioso premio della Bogliasco Foundation.
LA STORIA E’ la storia è quella di Ada Byron, figlia del famoso poeta inglese, vive una breve ma intensissima vita a cavallo della prima metà dell’ Ottocento, epoca della prima rivoluzione industriale e di grandi cambiamenti, scoperte e invenzioni. Creatura sensibilissima, dotata di grande immaginazione e al contempo rigore e disciplina, sin dalla prima infanzia viene spinta dalla madre agli studi scientifici onde scongiurare i fumi peccaminosi e corrotti della vita poetica del padre dal quale la madre si era separata appena nove mesi dopo la nascita di Ada che infatti mai lo incontrerà in vita. Le straordinarie doti intellettuali di Ada la porteranno all’incontro che cambierà la sua vita con il grande matematico inglese Charles Babbage che in quegli anni stava lavorando al progetto della “differencial engine” e poi “analytical engine” (macchina differenziale e poi macchina analitica). Nonostante la differenza di età il sodalizio è profondo e fruttuoso e Ada, concepisce il concetto di software applicando un primo sistema di programmazione, adattando l’uso delle schede perforate che Jacquard aveva introdotto nei primi telai meccanici, alla macchina analitica che diventa così il vero progenitore del futuro computer. Ada cercò di fondere scienza e poesia, diceva di sé di essere un analista metafisico, uno scienziato poeta e la sua capacità visionaria le fece intuire ciò che sarebbe accaduto un secolo dopo. Alla fine degli anni ‘70 il Dipartimento della Difesa americana ha creato “ADA” un sistema che permette di unificare i diversi linguaggi di programmazione.
IL PROGETTO Nota in Italia e all’estero per aver scritto diretto e prodotto importanti spettacoli dedicati alle grandi figure della scienza come Alan Turing, Charles Darwin, Max Perutz, Elena Cattaneo, Rita Levi-Montalcini ecco che VALERIA PATERA, dopo il successo riportato la scorsa stagione al Teatro Ristori di Verona e al Teatro Palladium di Roma con LA MELA DI ALAN, la storia del padre del primo computer, presenta il suo nuovo testo dedicato ad un personaggio di grande fascino quale Ada Byron Lovelace, figlia del poeta Lord Byron e passata alla storia per aver inventato il software nella prima metà dell’800 collaborando alla realizzazione della macchina analitica ideata dal grande Charles Babbage e quindi sulla stessa linea che cento anni porterà Turing a realizzare il primo calcolatore. Il progetto ha ricevuto il prestigioso premio della Bogliasco Foundation e nasce in collaborazione con La Sapienza che il 17 ottobre ospiterà un ADA’s Day, un convegno dedicato ad Ada Byron e in primavera accoglierà la tappa finale della messinscena che poi sarà proposta nel circuito dei grandi teatri. Nel suggestivo spazio della Casa Museo Keats–Shelley che contemporaneamente ospita una mostra dedicata a Mary Shelley e il circolo romantico, le serate saranno introdotte dall’autrice e da Luigia Carlucci Aiello, Ordinario di Intelligenza Artificiale al Dipartimento di Ingegneria informatica, automatica e gestionale Antonio Ruberti della Sapienza. Darà voce al personaggio di Ada Byron una grande attrice italiana quale è GALATEA RANZI e a quello di Charles Babbage PAOLO LORIMER.
Nel nome di ADA, la fata matematica con GALATEA RANZI E PAOLO LORIMER UNA PERFORMANCE SCRITTA E DIRETTA DA VALERIA PATERA Musica di FRANCESCO RAMPICHINI 27 e 28 Settembre h 19 Casa Museo Keats-Shelley – Roma P.za di Spagna, 26 |