Cipro, Bce costringe al prelievo forzoso
La Banca centrale cipriota, su richiesta di quella centrale europea, conferma il congelamento dell’operatività dei conti correnti fino a mercoledì. Isola in subbuglio
A Cipro è corsa agli sportelli bancari dopo l’annuncio dell’accordo sugli aiuti dall’Eurozo- na. Un accordo durissimo per la popolazione: 10 mld di euro per il salvataggio dell’isola in cambio di un pesante prelievo forzoso sui depositi. La Banca centrale cipriota, su ri- chiesta Bce, ha poi congelato l’operatività dei conti correnti fino a mercoledì.
Cipro è il quarto paese, dopo Grecia, Irlanda e Portogallo, a ottenere un programma di salvataggio finanziario dall’Eurozona. Il cancelliere tedesco, Angela merkel, che prima del vertice aveva definito irresponsabile l’ipotesi di abbandonare Cipro, parla di soluzione giusta: «La nostra linea è stata: le persone che hanno i loro depositi nelle banche di Cipro devono contribuire al salvataggio di Cipro - ha detto il primo ministro tedesco -. È per questo che tutti coloro che hanno più di 100.000 euro nei propri depositi bancari subiranno un prelievo del 9,9%. In tal modo, contribuiranno anche le persone responsabili della crisi e non solo i contribuenti di altri Paesi. A mio avviso, questa è la cosa più giusta da fare». L’intesa è arrivata alla fine di un duro negoziato e prevede, per depositi inferiori ai 100 mila euro, una tassa straordinaria del 6,75%. Le entrate previste dai prelievi forzati sono pari a 5,8 miliardi di euro.
Secondo fonti di stampa, il presidente della Baca centrale cipriota, Panicos Demetriades, ha provato a resistere fino all’ultimo al congelamento dei conti. Ma alla fine la situazione ha costretto ad una decisione drastica che però crea non poche tensioni. I ciprioti infatti continuano a chiedersi perché queste misure così drastiche siano toccate solo loro. |